EVARISTO GALOIS

V_W_Y_Z

Home
Su

 

 

Viète  Francois

 

Matematico francese (154-1603). Fu uno fra i maggiori matematici del suo tempo. Ideò il calcolo letterale. Completò il sistema trigonometrico degli arabi e fu il primo autore delle formule analitiche per le risoluzioni di tutti i triangoli. Fu consigliere di Enrico IV. Contribuì agli sviluppi dell’algebra, in cui introdusse il calcolo letterale (logistica speciosa) in contrapposizione a quello numerico (logistica numerosa). Nel trattato Canon Mathematicus (1591) approfondì la trigonometria piana e sferica. Risolse per via geometrica il problema di Apollonio, consistente nella costruzione della circonferenza tangente a tre circonferenze date.

 

 

Zenone  di  Elea

 

Filosofo greco, allievo ed amico di Parmenide. Giunse ad Atene verso il 445 a.C. I quattro sofismi di Zenone contro l’esistenza del moto sono noti come:

(a)  argomento dello stadio: Un corridore non potrebbe attraversa la distanza di uno stadio, perché la distanza tra due punti è separata da infiniti punti intermedi, e si assume che sia impossibile toccare infiniti punti in un tempo finito. 

(b) argomento di Achille e la tartaruga: Achille piè veloce non può raggiungere la tartaruga che sta inseguendo perché deve prima percorre gli spazi intermedi che sono infiniti in un tempo finito.

(c) argomento della freccia 

Col terzo argomento Zenone dimostra che una freccia scoccata da un arco, che qualsiasi persona di buon senso crede di essere in movimento, in realtà è ferma. Questo gli consente di affermare che il moto non esiste.

 

 (d) argomento delle masse nello stadio.

Col quarto argomento Zenone dimostra che uno stesso corpo percorre nello stesso tempo e con la stessa velocità spazi diversi. Questo gli consente di affermare che il moto non esiste.

 

Lo scopo dei sofismi di Zenone era quello di mettere in evidenza le contraddizioni in cui si cade se si vuole scomporre una grandezza continua, come lo spazio ed il tempo, considerandola come somma di infinite parti infinitamente piccole.

I sofismi di Zenone mirano a dimostrare che, se la negazione del movimento e della molteplicità può a prima vista apparire assurda, l’ammissione di essi conduce ad assurdità ancora più gravi. Il perno di tali argomenti consiste nella dimostrazione che, sia nella nozione di movimento, sia in quella di pluralità, si annida il delicato concetto di infinito.

Questi argomenti suscitarono presso i greci una tale diffidenza nei confronti dell’infinito, da persuaderli a compiere qualunque sforzo pur di escludere tale concetto da ogni seria costruzione scientifica.

 

Ben poco si sa della sua vita. Secondo alcuni storici Zenone sarebbe morto, dopo atroci sofferenze coraggiosamente sopportate, per avere cospirato contro Nearco tiranno di Elea .

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

Evaristo Galois: sito di cultura scientifica ed  altro